Di Samuele Mosconi
Si sa, la South Carolina è uno stato strategico nel cammino che porta alla Nomination Democratica. Qui il 62% del voto Dem è afroamericano e ed è un vero e proprio stato-test per valutare l'appeal del candidato vincente con il solido elettorato Democratico.
Gli endorsement di peso della maggior parte dei politici neri al Congresso e a livello locale nonché l'essere stato il vice di Obama hanno aiutato Biden ad espugnare lo stato. L'ex Vicepresidente arriva al 48,8%(al momento) distaccando nettamente Sanders al 19,9% dei voti. Si ritira il miliardario Tom Stayer popolare nella SC con l'11,3% dei consensi.
Seguono Buttigieg all'8,2% e Warren al 7,1% e Kloubuchar al 3,1%. Warren vede la propria campagna sempre più erosa e solo la speranza di vincere in Minnesota tiene la Kloubuchar in corsa (è il proprio stato e lì è in vantaggio).Buttigieg si conferma un buon candidato per New England e Midwest ma non ha i soldi né l'appeal per vincere nel vecchio sud (ex territori confederati) né nel sud-ovest.
Biden torna in carreggiata.Dopo una serie di sconfitte piuttosto umilianti non si è ritirato e ora può tornare a sfidare Sanders. Sconfitta pesantissima per il senatore del Vermont dato in rimonta nello stato. Adesso Biden può tornare competitivo per l'electability e provare ad unificare dietro di lui il voto moderato e conservatore Democratico anche a scapito di Bloomberg. Biden è tornato in ballo.
Aumentano fortemente le possibilità a questo punto di una convention contestata senza un chiaro vincitore, Sanders e Biden in attesa del supermartedì (questo martedì) dove verranno contesi 1/3 dei seggi guidano fortemente la classifica di quelli che posseggono più delegati.
Sempre più probabile una convention rimessa al volere dei superdelegati in assenza di un candidato col 50% dei delegati ottenuti
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