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Ennesima occasione sprecata

Il Presuntuoso della settimana è il presidente del Consiglio europeo Charles Michel


Di Kevin Gerry Cafà


Indubbiamente, la scorsa settimana è stata caratterizzata da quello che i media europei e internazionali hanno ribattezzato Sofagate. Sono tante le configurazioni di pensiero pubblicate dalla stampa su quanto accaduto ad Istanbul. Soprattutto a chi attribuire la colpa dell'episodio che ha come protagonista il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Oltre all'atteggiamento mostrato da Erdogan su cui si è detto e scritto tanto, ci sono tutti i presupposti per puntare il dito anche sul presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Da diversi anni, molti analisti hanno posto l'accento sul fatto che la Turchia deve essere un tema su cui le democrazie occidentali devono interrogarsi, in virtù del fatto che non esiste - ad oggi - una forte presa di posizione su Ankara all'interno dell'area Ue. Sembrerà un dettaglio ma se Charles Michel avesse ceduto la sua poltrona al presidente della Commissione europea, sarebbe stato un modo per tracciare una profonda linea di demarcazione tra questa legislatura e la precedente guidata da Jean Claude Juncker, che ha messo nero su bianco uno dei tanti disastri Ue: l'accordo sui migranti del 2016. A nulla sono servite le stories pubblicate da Michel il giorno dopo sul suo account instagram, in cui il presidente del Consiglio europeo ha attribuito la responsabilità della "gaffe" alle regole protocollari previste per l'incontro. Un'occasione sprecata per Michel. In certi contesti, il rispetto per le cariche europee e il tema legato alle donne sono dei principi che vanno oltre qualsiasi protocollo. Soprattutto se l'interlocutore si chiama Recep Tayyip Erdogan e da poco ha ritirato la Turchia dalla Convenzione di Istanbul.

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