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Immagine del redattoreKevin Gerry Cafà

Il Caimano è nel corridoio e sta bussando alla porta

Altra tappa della nostra rubrica settimanale. Pochi dubbi sul fatto che prima o poi sarebbe toccato anche all'ex premier italiano essere nominato Presuntuoso della settimana.


Di Kevin Gerry Cafà


Erano mesi che non parlava cosi tanto di Silvio Berlusconi come in questa settimana. Come sappiamo, il Caimano è stato temporaneamente relegato dalla coppia Salvini-Meloni in un ruolo chiassoso e del tutto marginale, in attesa di soffiargli definitivamente la leadership del centrodestra. l Negli ultimi due giorni, si è parlato molto della possibilità che il Cav possa sostenere l'attuale maggioranza di governo e costruire un dialogo mai iniziato con la principale forza politica che non supporta e si oppone a tale iniziativa: il Movimento 5 stelle. Fin dai tempi del Vaffa-day e dello "psiconano" - che avevano caratterizzato i primi anni del movimento creato da Grillo e Casaleggio -, i grilini hanno sempre manifestato una sorta di avversione verso Berlusconi e la forza politica che rappresenta. Da parte sua, l'ex Cavaliere decise di non partecipare al governo nato dall'alleanza tra la Lega di Matteo Salvini e il M5s, poiché considerava i membri del movimento degli incompetenti che non hanno mai lavorato in vita loro. Il suo "Mai con i 5 stelle" risuona fin dalla scorsa campagna elettorale. Fino a qualche giorno fa. Già, perché questa settimana è stata caratterizzata dalla possibilità che l'ex premier possa sostenere il governo giallo-rosso., nato dall'alleanza altrettanto inaspettata tra il PD, il partito di Renzi e i 5 stelle. A questa ipotesi, Di Maio ha risposto postando sul suo account Facebook un articolo de il Mattino di quando, in piene trattative per la formazione del governo gialloverde, Silvio Berlusconi lo chiamò al telefono e lui si negò: “Era così allora, è così oggi”, è il messaggio lapidario del ministro degli Esteri.


Certo che per il Movimento 5 stelle e il suo capo politico si tratterebbe di una vera e propria disfatta, visto che tra i grillini l’idea di un Silvio Berlusconi seduto al tavolo delle trattative fa venire i brividi. Ma non solo ai membri del cinque stelle. Non sappiamo se dopo mesi di panchina, il Caimano riuscirà tornare in campo e a supportare l'iniziativa del governo Conte su alcuni temi su cui la maggioranza di governo potrebbe scricchiolare, come quella relativa allo scostamento di bilancio che verrà discusso mercoledì in Senato. Nel frattempo, Berlusconi ha fatto già recapitare le sue condizioni alla maggioranza in cambio del suo sì al bilancio solo se si garantiscono risorse per gli autonomi. A questo si aggiungono la proposta del semestre bianco fiscale con la sospensione di tutti i pagamenti verso lo Stato per queste categorie almeno fino al 31 marzo 2021 e quella di assegnare un indennizzo, pari ad una quota importante del reddito dichiarato nell'anno precedente, per i mesi di forzata inattività o di grave riduzione dell'attività.

Insomma, Berlusconi è pronto a tornare. Bisognerà attendere la risposta dei 5 stelle su questo tema. Il no dei grillini potrebbe non essere così scontato, visto che ci hanno già abituati a ribaltoni all'interno delle maggioranze. Vedi la scelta di costruire una maggioranza di governo con quelli di Banca Etruria, delle fondazioni Open, di Mafia Capitale e di chi ha detto no all'elezione di Stefano Rodotà al Quirinale.


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