Il premier Draghi lo aveva definito “dittatore” ma il presidente turco Recep Tayyip #Erdogan oggi rappresenta inevitabilmente una risorsa importante per uscire dalla crisi alimentare e del gas.
Il dietrofront di Draghi è discutibile. Dal canto suo, Erodogan desidera soltanto rafforzare la sua leadership a livello internazionale e il suo ruolo di mediatore nel conflitto in corso in Ucraina.
L'Italia, l'UE e la NATO continuano a pagare un prezzo molto caro nelle relazioni con Ankara. Nella dichiarazione congiunta siglata al termine del vertice, si legge che occorre rafforzare il partenariato strategico Nato-Ue e il massimo coinvolgimento da parte degli alleati non-Ue, e in particolare della Turchia, negli sforzi di difesa dell’Ue.
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