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Il grande circo dei negazionisti

Il Presuntuoso della settimana è il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino


Di Kevin Gerry Cafà


Breve premessa. Credo che lo scorso fine settimana sia stato il peggiore degli ultimi venti anni per i temi e i toni utilizzati in alcune piazze italiane. Partiamo da quella di Roma in cui è andato in scena il grande circo dei negazionisti. Gli slogan lanciati sul palco sono tutti per il presidente Usa Trump e il presidente della federazione russa Putin, mentre sono arrivati dei fischi per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e foto di Papa Francesco in fiamme. Insulti anche al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il governo. Ma chi sono i negazionisti? Francamente, non l'ho ben capito nemmeno io. Allora, sono andato alla ricerca delle dichiarazioni di alcuni dei leader di questo strano e contraddittorio fenomeno. Le riporto qui. "Noi non siamo negazionisti né terrapiattisti, siamo risveglisti. Noi neghiamo il virus per come ci è stato raccontato, che è servito ad atterrirci, la strategia del terrore che ha chiuso tante persone in casa in attesa che si aggravassero per poi portarle in ospedale a morire", questo è uno vari passaggi delle personalità comparse sul palco di Roma nel weekend. Credo sia importante sottolineare che queste piazze hanno un unico comune denominatore, ovvero la volontà di schierarsi contro l'uso della mascherina e la totale inosservanza delle misure anti-covid su cui il governo ha investito una discreta quantità di tempo.



Successivamente, ho deciso prendere qualche informazione in più sugli organizzatori delle manifestazioni. Mi sono imbattuto in un personaggio estremamente controverso: Giuliano Castellino, condannato per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e anche per manifestazione non autorizzata. Un palmares di tutto rispetto arricchito dall'aggressione del 17 gennaio 2019 aggredirono il giornalista Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti, inviati dall’Espresso a documentare il raduno dell’estrema destra al cimitero del Verano per l’anniversario degli omicidi di via Acca Larentia. Una giornata di minacce e di attacchi ripetuti alla stampa, alla nostra Repubblica, a cui hanno preso parte anche un gruppo di neo-fascisti condannati a pene comprese tra i tre e i quattro anni di carcere con l'accusa di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e anche per manifestazione non autorizzata. Si sa che il circo ha una sua composizione ben definita e tradizionale. Ai pagliacci, i clown, i mimi circensi e tutta quella serie di figure che troviamo negli spettacoli si aggiungono i giochi di magia e di fuoco. La piazze di Roma non si è fatta trovare impreparata, visto che altre due manifestanti hanno avuto la brillante idea di prendere un accendino e tentare di dar fuoco ad una mascherina senza però riuscire nell'intento.


Infine, ahimè, bisogna riportare su questo pezzo anche le dichiarazioni dell'ex ministro dell'interno Matteo Salvini di qualche giorno fa, i cui temi e toni sono molto simili a quelli visti in quella piazza. "Non si può chiudere a casa gli italiani e poi far sbarcare 20 mila balordi". Sono le parole del leader della Lega durante un comizio di qualche giorno fa a Siena. Sulle argomentazioni avanzate da entrambi i protagonisti della nostra rubrica questa settimana, si può discutere e condividerne anche alcuni aspetti. Però si tratta di espressioni al limite con l'istigazione a delinquere e l'incitamento all'odio razziale che non devono palesarsi in una democrazia come quella italiana.

Un weekend triste per la Repubblica.










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