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L'Iran dice no agli aiuti Usa

Di Kevin Gerry Cafà


Con il suo bilancio delle vittime che sale a 1.284, l'Iran è la nazione mediorientale maggiormente colpita dal Coronavirus. L’Iran è al quarto posto al mondo per numero di contagi nel mondo ma rischia più di altri paesi per via delle difficoltà di Teheran di far fronte all'emergenza #Covid19.


Questo aspetto è strettamente collegato alle criticità economiche che il paese sta affrontando da quasi tre anni. La strategia di massima pressione degli Stati Uniti per frenare le attività nucleari, missilistiche e regionali dell'Iran, ha reso complicata la situazione economica della Repubblica islamica.


La possibilità di ricevere aiuti dagli Usa, non ha di certo ammorbidito la linea di #Teheran. Nel suo discorso, la guida suprema iraniana #Khamenei ha rifiutato gli aiuti americani nella lotta all’epidemia di Coronavirus, definendo strana l’offerta da parte dei leader statunitensi, definiti “ciarlatani e bugiardi”. "Non so quanto queste accuse siano vere, ma chi sano di mente si fiderebbe ad accettare medicine?", ha detto, "magari le tue medicine sono un modo per diffondere il virus".



Inutile anche l'appello di decine di artisti iraniani, che hanno firmato un appello ai loro colleghi nel mondo affinché chiedano agli #Usa di sospendere le sanzioni contro l'Iran nel momento in cui il Paese fa fronte alla pandemia di Coronavirus. In Italia l'Associazione nazionale autori cinematografici (Anac) ha aderito all'iniziativa.


Si tratta principalmente delle sanzioni entrate in vigore nel 2018, riguardanti l'acquisto di dollari da parte del governo iraniano, il commercio di oro o metalli preziosi, la vendita diretta, indiretta, fornitura e trasferimento da o verso l'Iran di grafite, metalli grezzi o semilavorati come alluminio, acciaio, carbone e software per l'integrazione di processi industriali, compreso l'acquisto di petrolio, prodotti petroliferi e petrolchimici dall'Iran.


Già dopo le prime sanzioni sul petrolio imposte da Trump nel 2017 e nel 2018, il paese è rapidamente scivolato in recessione e il Pil è sprofondato a quota -9% lo scorso anno.



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